Carlo Conti ha deciso di spiazzare tutti con le sue parole sulla possibilità di lasciare la Rai, ma cosa è accaduto? Scopriamolo insieme.
Si tratta di parole molto interessanti quelle del conduttore che sono destinate sicuramente a fare rumore. Scopriamole insieme.

In una lunga intervista a La Stampa ha spiegato: “Sono portato a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, senza dovere mai rincorrere nulla, ad accontentarmi. Lo chieda al mio commercialista. Se avessi cambiato e ricambiato azienda, avrei sicuramente guadagnato molto di più. Ma se io alla Rai mi trovo bene però, perché devo cambiare”.
Aggiunge sul quanto temo ancora vuole lavorare: “Fino a quando mi capiterà di andare al supermercato e trovare ventenni che mi salutano e mi dicono di fargli la scossa, perché vedevano L’Eredità da bambini, e ancora lo ricordano, io sarò contento di andare avanti. Quando nessuno mi riconoscerà, quando non sentirò più affetto dal pubblico, quel giorno smetterò di lavorare”.
Parole davvero sentite di un uomo per bene che dimostra il suo attaccamento al pubblico, riuscendo a dare il suo contributo emotivo a un mondo dello spettacolo che per certi versi sembra aver perso l’anima e sia orientato maggiormente sui soldi.
Carlo Conti, non solo tv
Carlo Conti non è solo tv, anche se con la tv lo riconosciamo e l’abbiamo scoperto e analizzato. Sempre a La Stampa ha parlato anche del suo rapporto profondo con la fede specificando: “Il mio rapporto con la fede è che io ci credo. Ci sono insegnamenti che mi hanno dato fino da quanto ero piccolo, la mia mamma è rimasta vedova quando ero piccolissimo e si è rimboccata le maniche. Mi ha tirato su da sola con l’aiuto della Provvidenza. Quindi sono cresciuto con una fede forte in casa e ho un buon rapporto con l’Onnipotente. Molto personale, non troppo attento alle regole”.

Parole che ci mostrano un Carlo Conti molto attaccato alla famiglia e ai valori che è riuscito a far arrivare al cuore delle persone tutti i suoi messaggi e il suo straordinario modo di fare.
Su Sanremo poi spiega: “Individuare brani che colpiscano tutto il potenziale pubblico credo che sia una carta vincente. Per le nuove proposte c’è un gruppo di selezionatori, mentre per i big li scelgo io”. E si continua a mormorare che l’uomo potrebbe addirittura cedere il posto in futuro a Stefano De Martino continuando comunque a fare da direttore artistico alla kermesse.