Toriyama spiega che i Super Saiyan 2, 3 e 4 non rappresentano delle vere trasformazioni: la verità sorprende i fan dopo decenni di equivoci.
Per decenni, milioni di fan di Dragon Ball in giro per il mondo (perché Dragon Ball ha avuto un successo planetario) hanno celebrato le spettacolari trasformazioni dei Super Saiyan come i momenti più esaltanti del manga / anime. Dai capelli dorati alla potenza smisurata, ogni evoluzione aveva caratteristiche ben precise e rappresentava un passo fondamentale nella crescita dei protagonisti. Eppure, secondo quanto rivelato dallo stesso Akira Toriyama, il pubblico avrebbe sempre frainteso la vera natura di queste presunte trasformazioni. Andiamo a vedere in che senso.

L’autore di Dragon Ball, scomparso nel 2024, aveva dato questa interpretazione – che ribalta la concezione dei fan della saga: le trasformazioni Super Saiyan 2, 3 e 4 non sarebbero vere e proprie nuove forme, bensì delle versioni potenziate del Super Saiyan originale. Una rivelazione già nota per gli appassionati più attenti, ma ignorata dal grande pubblico.
“Le forme Super Saiyan 2 e 3 non sono altro che versioni migliorate del Super Saiyan. Dopo lo scontro con Beerus, Goku ha compreso che padroneggiare il suo stato normale e la forma base del Super Saiyan era più vantaggioso, poiché richiedeva meno energia. Per questo motivo, probabilmente non si trasformerà più in Super Saiyan 2 o 3”: questa era la spiegazione data qualche tempo or sono da Toriyama in un’intervista.
Una potenza che consuma troppo: diremo addio alle forme 2, 3 e 4 del Super Saiyan?
Fin dagli scontri contro Cell e Majin Bu, il pubblico ha visto le forme 2 e 3 come una naturale escalation di forza. Gohan ha raggiunto per primo lo status di Super Saiyan 2, mentre Goku ha fatto il salto al terzo livello durante l’arco narrativo del combattimento con Majin Bu. Il Super Saiyan 4, apparso in Dragon Ball GT e tornato con forza in Dragon Ball Daima, ha contribuito a consolidare l’idea che ogni livello fosse una forma nuova, sempre più potente.

Ma, a ben leggere le parole di Toriyama, questa interpretazione non è corretta. Le forme avanzate del Super Saiyan, pur visivamente distinte, hanno come base lo stesso nucleo – il primo stadio – ed hanno un problema, rappresentato dal dispendio energetico. Queste evoluzioni, infatti, risultano meno sostenibili a lungo termine e meno efficaci giacché non offrono il controllo assoluto offerto dalle versioni inferiori: Goku stesso, dopo l’incontro con Beerus in Dragon Ball Super, ha cambiato la propria strategia, optando per un miglioramento qualitativo invece che per un’escalation quantitativa.
Con l’introduzione di tecniche come l’Ultra Istinto o il potenziamento di Vegeta noto come Ultra Ego (sempre ispirato all’Ultra Istinto), le vecchie trasformazioni stanno diventando obsolete, e anche in Dragon Ball Daima (ad oggi l’ultimo capitolo della saga), il focus sembra orientarsi verso forme più bilanciate, con un’enfasi sull’efficienza energetica e sulla consapevolezza del corpo.