Il Covid torna a far paura con la variante Nimbus NB.1.8.1 e cosa è cambiato dal 2020? Andiamo a scoprire tutto più da vicino.
Torna a farsi sentire la preoccupazione legata a quello che ha portato a una pandemia endemica in tutto il mondo.
Uno studio italiano ha sicuramente tracciato una linea, le firme sono di Francesco Branda dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, Massimo Ciccozzi dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e di Fabio Scarpa dell’Università di Sassari. Questo è stato inviato alla rivista “Infectious Diseases” che ha analizzato caratteristiche delle variante per anticiparla.
Ora non bisogna generalizzare e creare falsi allarmismi, ma comunque bisogna rimanere guardinghi e attenti per evitare che si possa ripetere quanto di brutto visto nel 2020 in tutto il mondo. I numeri sono impietosi e ci parlano di 14.83 milioni di decessi in tutto il mondo che invitano a fare grande attenzione.
Andiamo dunque a leggere le parole dei ricercatori per capire meglio quello che è accaduto in queste ultime settimane alla ricerca di un colpo di scena molto interessante.
Arriva una nuova variante del Covid che merita di essere approfondita alla ricerca di situazioni differenti che possono crearci problemi e tutte le contromisure che merita la situazione.
Lo studio afferma: “Nonostante la nuova variante mostri una maggiore trasmissibilità, i dati genomici riscontrati la classificano come meno aggressiva rispetto a quelle recenti. Inoltre va sempre ricordato che il vaccino, sviluppato sulla base della precedente variante JN.1 combinato con la memoria immunitaria delle infezioni passate, dovrebbero fornire una protezione adeguata“.
Poi aggiungono: “Tuttavia, ciò non significa che possiamo abbassare la guardia o allentare la vigilanza riguardo allo studio di nuove varianti. I dati presentati riflettono la situazione attuale, ma poiché il virus è in continua mutazione, il nostro unico strumento efficace rimane la sorveglianza genomica continua e completa“.
Il nuovo studio dice che la variante NB.1.8.1 è indicata come Variante under monitoring i 23 maggio scorso, non rappresenta di fatto un gruppo monofiletico. Si raggruppa all’interno di un clade eterogeneo che include anche esemplari di XDV, che è un aspetto particolarmente interessante. NB.1.8.1 non sembra ancora essersi differenziato a sufficienza per formare un cluster genetico distinto. Insomma tutte informazioni che saranno molto utili ai ricercatori per andare ancora avanti sotto diversi punti di vista.
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