WhatsApp introdurrà blocchi temporanei per gli account sospetti: scopri come funzionano e cosa rischi se infrangi le regole.
WhatsApp, la popolare app di messaggistica usata da milioni di persone in tutto il mondo ogni giorno (si stima che gli italiani ad usarli siano ben 35 milioni), sta per introdurre una funzione destinata a cambiare radicalmente il modo in cui vengono gestiti gli abusi e le violazioni dei suoi termini di servizio.
Meta, l’azienda proprietaria dell’app, ha iniziato a sviluppare un sistema di blocco temporaneo per gli account che diffondono spam o utilizzano messaggi automatici in modo scorretto. Non si tratta di una semplice sospensione: questa nuova funzionalità, denominata “restrizione dell’account”, punta a colpire i comportamenti scorretti in modo mirato ma senza eliminare completamente l’accesso dell’utente alla piattaforma (ed è una mossa furbetta da parte di Meta che così non perde utenza, anche se quell’utenza viola le regole).
Secondo quanto rivelato da WABetaInfo, portale specializzato nell’analisi delle versioni beta dell’app, gli utenti colpiti da queste restrizioni non potranno avviare nuove conversazioni per un periodo limitato. Tuttavia, potranno ancora rispondere ai messaggi ricevuti o partecipare alle chat di gruppo in cui sono già presenti.
L’obiettivo di questa innovazione è chiaro: combattere l’abuso della piattaforma da parte di chi la utilizza per inviare comunicazioni massive, truffe o messaggi indesiderati. Con la funzione di “restrizione dell’account”, WhatsApp vuole incoraggiare un uso più consapevole e rispettoso del servizio, senza arrivare subito a misure drastiche come la cancellazione dell’account.
Non è l’unica misura in arrivo (come di norma, le novità legate agli aggiornamenti di WhatsApp sono molteplici). Tra le altre novità in fase di test, l’app sta lavorando su un filtro intelligente che blocca automaticamente i messaggi sospetti provenienti da numeri sconosciuti. Attualmente disponibile per un numero limitato di utenti beta su Android (versione 2.24.20.16), questa funzione promette di rafforzare la difesa contro spam e phishing, due fenomeni in costante aumento specialmente sul programma di messaggeria più utilizzato al mondo.
Infine, WhatsApp dovrebbe introdurre anche un sistema di “schede di contesto” per aiutare gli utenti a comprendere meglio i gruppi ai quali vengono aggiunti. Se qualcuno ti inserisce in una chat di gruppo e non lo hai in rubrica, l’app ti mostrerà chi ha creato il gruppo, quando è stato creato e qual è la sua descrizione (sperando che la descrizione effettivamente serva a capire a cosa serve il gruppo in questione).
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