Sta arrivando un messaggio da Whatsapp, che riguarda un tema decisivo circa l’uso dell’applicazione. Esaminiamo cosa dice questa comunicazione.
Whatsapp è usato da quasi tre miliardi di utenti un tutto il mondo. Questi numeri fanno dell’applicazione uno degli strumenti informatici più diffusi al globo. Svago, messaggistica, comunicazione d’azienda, lavoro sono alcuni dei settori di uso, tanto che anche le varie normative sono intervenute per regolamentare alcuni aspetti connessi a Whatsapp.
Infatti soprattutto in tema di sicurezza i dati riservati e di tutela della privacy l’intervento del legislatore è stato necessario per tutte le implicazione che la diffusione di Whatsapp ha comportato. Proprio su questi temi si orienta parte del lavoro degli sviluppatori di Meta, proprietaria dell’app. Esaminiamo le relazione di questo argomento con i messaggi in arrivo agli utenti.
I messaggi inviati da Whatsapp ai suoi utenti
Da qualche tempo Whatsapp sta inviando dei messaggi direttamente ai suoi utenti, da un account verificato e sicuro della società programmatrice. Il primo ha riguardato il PIN di sicurezza, mentre quello in arrivo in queste giornate si concentra sulla protezione della riservatezza delle comunicazioni.
Come noto, Whatsapp usa una crittografia end-to-end che consente solo a mittente e destinatario la lettura del testo del messaggio. Al di fuori della chat non è possibile leggere, ascoltare, condividere il contenuto della comunicazioni. Nemmeno Whatsapp stessa può violare i messaggi dei suoi utenti. La comunicazione in arrivo conferma quanto detto.
I messaggi personali sono quindi visualizzabili solo all’interno della chat, anche se esistono dei malware come Paragon che possono violare questa protezione. La comunicazione in arrivo questi giorni è composta da un breve video, della durata di 15 secondi che ribadisce la riservatezza dei messaggi e rimanda alla politica aziendale sulla crittografia end-to-end. Dalla lettura non emergono novità particolari, se non la conferma della protezione della privacy. Questo il testo: “I messaggi sono solo tra te e la persona a cui li mandi“.
Quindi è lecito domandarsi perché questo messaggio se non è cambiato nulla? Una delle risposte più plausibili riguarda l’uso dei dati del cliente per l’intelligenza artificiale, proprio perché sono riproposti i termini sull’accordo per la privacy. Infatti fino al 27 maggio era possibile opporsi a Meta sull’utilizzo dei propri dati personali per l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale.
La comunicazione potrebbe essere riferita a questo termine di scadenza, ormai passato. Tuttavia chi non avesse compilato il modulo di opposizione può farlo ancora. Lo stop all’uso dei dati personali sarà valido soltanto dal momento in cui META accetta l’opposizione. I dati precedenti saranno comunque usati per il potenziamento dell’intelligenza artificiale.
